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Scuola, università, ricerca, il 31 ottobre lo sciopero proclamato da FLC-CGIL. La nota del segretario provinciale Cubito
Scuola, università, ricerca e formazione in affanno, “senza risorse adeguate” e soggette a interventi di riforma che “rischiano di precarizzare ulteriormente e privatizzare i settori della conoscenza”. La lista dei motivi per organizzare una protesta di piazza è lunga e articolata, “a partire da uno stanziamento previsto dal governo per un incremento del 6% in vista del rinnovo del contratto nazionale 2022-2024 della categoria. Peccato, però, che la variazione cumulata dell’inflazione nei tre anni che ci siamo lasciati alle spalle sia del + 17,3% prendendo a riferimento l’Ipca (indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell’Unione). Le risorse dunque non sono sufficienti” ha commentato Fabio Cubito, segretario generale della FLC-CGIL di Bergamo.
La categoria sindacale ha proclamato uno sciopero nazionale per l’intera giornata di giovedì 31 ottobre di tutte le lavoratrici e i lavoratori del comparto scuola, università, ricerca, alta formazione artistica e musicale Afam e degli istituti Aninsei.