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Poste Italiane, le voci di un operatore di sportello e di un portalettere della provincia di Bergamo
Il timore più grande è che si snaturi la vocazione universalistica del servizio, penalizzando le aree più isolate d’Italia. Sull’intenzione del governo di vendere altre quote azionarie di Poste Italiane, ora in mano pubblica, si è ripetutamente espressa in maniera negativa la SLC-CGIL, la categoria sindacale che rappresenta i lavoratori postali. Il sindacato si è detto “contrario a ulteriori svendite di un’azienda che assume una funzione sempre più importante per la crescita e la coesione sociale nel Paese”.
A Bergamo abbiamo chiesto a due lavoratori di Poste Italiane come stiano vivendo questa fase così incerta e, soprattutto, quali siano le condizioni in cui si trovano a svolgere le loro mansioni.