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Diritto all’abitare, si firma anche a Bergamo per la petizione popolare del Sunia

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“Il disagio abitativo è un’emergenza non risolta, che ogni giorno si aggrava”. Lo denuncia, ancora una volta, il Sunia nazionale, l’organizzazione degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica, che lancia una petizione popolare per il diritto all’abitare con l’obiettivo di mettere all’ordine del giorno i temi e le soluzioni per cambiare la politica abitativa nel nostro Paese. Le firme raccolte saranno consegnate alle Presidenze di Camera e Senato contestualmente a una richiesta di incontro per illustrare le proposte contenute nella petizione.

Aderiscono e si impegnano a raccogliere le firme anche la CGIL di Bergamo e il Sunia provinciale, rivendicando con urgenza il rifinanziamento del fondo affitti nazionale, un piano per la casa e una legge quadro di riordino degli enti gestori di immobili pubblici.

È già possibile firmare nelle sedi di Sunia Bergamo (via Garibaldi 3, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12), e della CGIL (sempre in via Garibaldi, all’ingresso, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18).

“Il Governo Meloni, a partire già dalla Legge di Bilancio 2023, ha liquidato ogni fonte di aiuto e sostegno alle famiglie in locazione con l’azzeramento dei fondi di sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole per l’anno in corso” si legge nella dichiarazione ufficiale di Stefano Chiappelli, segretario generale nazionale del Sunia.
“Permangono inoltre l’assoluta carenza di risorse per il sostegno dell’edilizia residenziale pubblica e l’assenza di una politica attiva di graduazione delle esecuzioni degli sfratti con garanzie di passaggio da casa a casa per gli inquilini sfrattati, per favorire e incentivare protocolli territoriali in materia” prosegue il segretario.

“Con la proposta di Legge di Bilancio 2024 presentata in Senato la tendenza della legge dell’anno scorso è addirittura confermata e peggiorata. I due fondi di sostegno all’affitto e per gli inquilini sottoposti a sfratto sono ormai scomparsi. Qualsiasi riferimento ad un ‘Piano Casa’ che aumenti gli alloggi di edilizia pubblica recuperando alloggi sfitti è assente. L’unica misura di intervento è la proroga anche per il 2024 del fondo di garanzia prima casa, mentre stupisce per l’inadeguatezza la misura, oggetto di contrasti tra le forze di Governo, prevista per le locazioni brevi di limitato rialzo della cedolare secca”.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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