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Ankorig Srl di Bagnatica, quarta giornata di sciopero. Il 24 novembre l'azienda chiude. Procedura di licenziamento per 17 lavoratori

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Quarto giorno consecutivo di sciopero, giovedì, per i lavoratori della Ankorig Srl di Bagnatica, che protestano contro la chiusura dell’azienda prevista per il 24 novembre. In mattinata si sono nuovamente riuniti in presidio ai cancelli dell’azienda (foto). Nella ditta metalmeccanica specializzata in materiale e attrezzature per applicazioni geotecniche, tunnelling e ancoraggi, lo scorso 26 ottobre un ufficiale giudiziario era arrivato a mettere sotto sequestro il capannone che ospitava uffici e produzione, a seguito del mancato pagamento dell'affitto. Il 10 novembre è stata avviata la procedura di licenziamento per i 15 lavoratori dell'officina meccanica e per 2 impiegati dell’ufficio commerciale.

“L’azienda ha escluso la possibilità di un eventuale incentivo all'esodo o di ricorrere a un’ammortizzazione sociale. Intanto, lo stipendio di ottobre non è stato erogato. Nei giorni scorsi è avvenuta parte del trasferimento dei macchinari smantellati. Sono stati portati alla ex Sait srl di Chiuduno (dove ieri abbiamo svolto un presidio) dal momento che l’amministratore di quest’ultima è lo stesso di Ankorig”, ha dichiarato Manuel Carrara della FIOM-CGIL di Bergamo. “Inoltre, visto che abbiamo saputo dell’intenzione della direzione di sostituire i dipendenti in sciopero con lavoratori di imprese terze per concludere oggi lo spostamento dei macchinari, come FIOM-CGIL abbiamo formalmente diffidato l’azienda dal farlo, perché sarebbe contrario alla normativa sullo sciopero”.

Nella comunicazione preventiva di licenziamento, l’azienda riferisce di un “decremento vertiginoso del fatturato nell’anno in corso rispetto agli anni precedenti”. Lo scorso 17 novembre la FIOM-CGIL aveva incontrato Leonardo Passaghe, in passato dipendente dell’azienda, e ora amministratore delegato di Ankorig da quando, nel 2022, la srl è stata acquisita per il 95% da C Capital srl (di cui sempre Passaghe è amministratore unico).

Rispetto ad Ankorig e alla sua proprietà precedente, lo scorso gennaio notizie stampa riferivano che “secondo la Procura di Firenze, tra 2015 e 2017, migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti da cantieri petroliferi degli Stati Uniti furono importate illegalmente in nave, attraverso i porti di Genova e La Spezia. E poi stoccate, come materiale nuovo da riciclare nell’edilizia, in diverse province. Una parte approdò anche alla Ankorig Srl di Bagnatica, il cui vecchio amministratore delegato, l’imprenditore bresciano Valerio Zanaglio, 62 anni, è fra i 36 imputati per i quali è stato chiesto il processo. Lui e la stessa società come persona giuridica”. (Corriere della Sera Bergamo, 28 gennaio 2023).

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