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Rinnovo CDA di Uniacque. Nel rispetto delle prerogative degli azionisti, in occasione del prossimo rinnovo del CdA di Uniacque, le Associazioni di tutela dei consumatori auspicano un significativo “cambio di passo”

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Per tutelare i nostri associati, per corrispondere a quanto previsto dalle Leggi, noi abbiamo il dovere di confrontarci con ogni Amministratore, Gestore, Operatore commerciale che abbia rapporti diretti o indiretti con i Cittadini/Consumatori.
Per questo motivo interloquiamo con specifico rispetto, consapevoli dei diversi ruoli, con i Sindaci eletti dai cittadini e con chi è stato (da loro) incaricato di gestire i servizi pubblici.
Ciò non toglie che rivendichiamo il diritto di esprimere valutazioni di merito su come la "cosa pubblica" viene gestita.
Noi sosteniamo, indipendentemente dal colore politico del Gestore, sia importante che le linee guida per chi amministra i servizi pubblici non possano essere prevalentemente "ragionieristiche", ma debbano basarsi anche sul confronto con i Cittadini/Utenti e sull'ascolto delle ragioni e delle esigenze altrui.
Nel caso di Uniacque Spa (Gestore del Servizio Idrico Integrato), per quanto direttamente e indirettamente sperimentato nel corso degli ultimi anni, il nostro parere sull'operato dell'attuale gestione, sia per la parte "ragionieristica", intesa come quadratura dei conti (vedasi operazione "acquisto" Bas SII e aumenti abnormi delle tariffe), sia per i deludenti rapporti con gli Utenti e con le Associazioni che li tutelano, è negativo. Così come ci sembra di capire lo sia da parte di molti Amministratori locali.
Per questo auspichiamo un deciso "cambio di passo", indipendentemente da chi sarà chiamato, e/o confermato, a dirigere UNIACQUE per i prossimi anni.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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