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6.000 multe che si potevano (in parte) evitare

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Federconsumatori Bergamo ritiene che molte delle 6.000 contravvenzioni contestate l’anno scorso per divieto di sosta durante la pulizia notturna delle strade si sarebbero evitate se Comune e Aprica avessero accolto le richieste/proposte fatte dalla nostra associazione.
Sia alla precedente Amministrazione sia all’attuale, Federconsumatori ha chiesto, inutilmente, di modificare il sistema di segnalazione necessario ad assicurare strade libere dagli automezzi quando è in programma la pulizia delle strade.
Partiamo dalla costatazione che nel 2015 sono state elevate 6.000 multe ad automobilisti che non avevano rispettato il divieto di sosta. Questo significa almeno due cose:

  • migliaia di euro sono usciti dalle tasche dei cittadini per entrare nelle casse comunali;
  • migliaia di luoghi dov’erano parcheggiate le automobili non sono stati puliti.

Invece di mandare in giro per Bergamo ogni giorno un autocarro e due operatori che scaricano e caricano cartelli di divieto con rimozione forzata (da utilizzare soltanto per situazioni di emergenza), sarebbe utile mettere delle indicazioni fisse con scritti i giorni in cui la sosta non è consentita. Queste informazioni si possono applicare sotto gli attuali segnali di regolamentazione della sosta.
In questo modo si risparmierebbero le risorse necessarie al posizionamento dei segnali, i cittadini saprebbero con largo anticipo i giorni in cui esiste il divieto e, a questo punto, la Polizia Locale potrebbe sanzionare chi contravviene senza essere accusata di “fare cassa” per il Comune a spese degli automobilisti.
A nostro parere era ed è doveroso intervenire per risolvere quello che è un problema economico e ambientale.
La nostra proposta, avanzata nel corso di incontri formali, sembrava essere condivisa dall’attuale Assessore all’ecologia: ma dobbiamo costatare che ha avuto il sopravvento l’ostilità (dichiarata) di Aprica.
Federconsumatori ritiene che gli Amministratori debbano privilegiare quelle azioni che rendono meno problematica la vita ai cittadini, rispetto alle esigenze di chi eroga un servizio pubblico.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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