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I buoni postali fruttiferi serie “o” - “p” - “p/o”

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Con tre importanti sentenze pubblicate tra il 2 febbraio u.s. e il 6 febbraio 2017 rispettivamente con i nr. 248/2017 - 249/2017 e 290/2017 il Tribunale di Bergamo, nella persona del dr. Vincenzo Domenico Scibetta ha accolto la richiesta di tre risparmiatori di vedersi riconosciuto il rendimento dei buoni postali fruttiferi ordinari, trentennali, secondo la tabella pubblicata sul retro dei buoni medesimi anziché in base al Decreto Ministeriale 13 giugno 1986 istitutivo della serie “Q” e, condannando Poste Italiane S.p.A. al pagamento di oltre 275.000,00 €.
Le pronunce si inseriscono in un controverso orientamento giurisprudenziale, per ora limitato ai giudici di merito circa il rendimento di detti buoni fruttiferi postali.
È opportuno a tale riguardo chiarire che l’articolo 173 DPR 156/1973 nel testo modificato con D. L. 460/1974 aveva attribuito al Ministro del Tesoro, di concerto con il Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni di modificare il rendimento delle serie già emesse. Di tale potere il Ministro del Tesoro si era avvalso tre volte per modificare in senso migliorativo il rendimento dei titoli precedentemente emessi ed una volta sola, appunto con il Decreto Ministeriale 13 giugno 1986, provvedimento che andava a colpire i buoni postali fruttiferi ordinari della serie O emessi dalla metà del 1981 alla metà del 1984 (D.M. 15.06.1981) e, della serie P emessi dalla metà del 1984 alla metà del 1986 (D.M. 1.06.1984).
Il provvedimento aveva ridotto il rendimento in una misura di circa il 50%.
Il Tribunale di Bergamo con le tre sentenze sopra richiamate ha accolto le domande dei risparmiatori motivando che Poste Italiane non avevano provveduto a dare la prova dell’avvenuta informazione riguardante il mutato rendimento dei titoli tramite affissione nei singoli uffici postali, come espressamente prescritto dall’art. 173 DPR 156/1973 nel testo modificato dal D.L. 460/1974, argomentazione che contrasta con l’affermazione ripetuta che, la sola pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministro 13 giugno 1986 fosse da ritenersi condizione sufficiente a garantire l’effettiva conoscenza da parte del risparmiatore del contenuto del provvedimento che disponeva la riduzione di rendimento dei buoni postali fruttiferi.
Ad avviso di Federconsumatori si tratta di affermazioni di assoluto rilievo in quanto garantiscono ai risparmiatori una effettiva tutela non basata solamente su presunzioni.
Va doverosamente segnalato che i buoni postali fruttiferi delle serie O e P, immessi sul mercato da Poste Italiane nel periodo compreso tra il 1981 e il 1986 e, coinvolti, nell’applicazione dei principi di diritto sopra richiamati sono 111.000.
Si invitano pertanto i titolari di detti buoni postali fruttiferi, sia già riscossi che non ancora riscossi a contattare le sedi territoriali di Federconsumatori perché provvedano ad assicurare, ai medesimi, l’adeguata tutela giudiziaria.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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