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Appalti pubblici, ripristinato l'obbligo della clausola sociale. CGIL e FILCAMS-CGIL di Bergamo: "Ascoltate le nostre richieste"

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C’è una buona notizia in arrivo dalla Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati: è stato approvato l'emendamento che reintroduce nella legge delega in materia di appalti pubblici l'obbligatorietà della clausola sociale.

“Le nostre richieste sono state accolte, siamo riusciti a evitare una misura che avrebbe provocato danno a lavoratrici e lavoratori del nostro settore dei servizi, ma in generale dei comparti in cui gli appalti sono la prassi”, ha commentato Mario Colleoni, segretario generale della FILCAMS-CGIL di Bergamo. “Per i lavoratori (molte le donne) dei settori delle pulizie e della sanificazione, della ristorazione collettiva di strutture pubbliche, ad esempio scolastiche e ospedaliere, l’eliminazione di questa clausola avrebbe potuto tradursi, ad ogni cambio d'appalto, in una perdita di occupazione. L’introduzione della facoltà - invece dell’obbligo - di inserimento della clausola nei bandi di gara era un inaccettabile passo indietro che bisognava eliminare, e così è stato fatto. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie alla partecipazione attiva di lavoratrici e lavoratori ai tanti presidi organizzati, anche a Bergamo, oltre ad essere la conseguenza di un dialogo in questo caso costruttivo con una parte della politica, utile a ristabilire un principio di giustizia sociale che ci auguriamo non venga più messo in discussione”.

La clausola sociale è un istituto volto a salvaguardare i livelli occupazionali e le condizioni di lavoro accordati ai lavoratori dalle imprese aggiudicatrici di un appalto, nel caso di aggiudicazione ad altro operatore da parte della stazione appaltante. È, cioè, la garanzia che se cambia l’appalto, non possono però cambiare le condizioni economiche e normative riservate ai lavoratori, né è possibile diminuire il numero di dipendenti.
La protesta contro l’esclusione della clausola era arrivata anche a Bergamo lo scorso 11 aprile. Lavoratori e sindacalisti si erano riuniti di fronte alla sede della Prefettura in via Tasso. Lo stesso era accaduto in iniziative e presidi in tutt’Italia.

“Il ripristino della clausola sociale è un esempio classico di come il rapporto dialettico e costruttivo con la politica, sempre rispettoso dei rispettivi ruoli, possa sortire risultati positivi per i lavoratori” ha sottolineato Gianni Peracchi, segretario generale della CGIL di Bergamo. “Il voto all'emendamento in Commissione Ambiente è prova della disponibilità delle forze politiche di maggioranza ad ascoltare le nostre rivendicazioni su questa materia così delicata. Siamo soddisfatti”.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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