Notizie

Tre rinnovi in poche settimane. FLAI-CGIL: "Dopo forestali, artigianato alimentare e allevatori, al lavoro per agricoli e florovivaisti"

Tempo di lettura: 2 - 4 minuti

La fine dell’anno aveva portato buone notizie per tre comparti legati all’allevamento e all’agricoltura del nostro Paese: i lavoratori dell’artigianato alimentare e della panificazione, i dipendenti forestali e quelli delle associazioni allevatori hanno visto, dopo molti anni di attesa, il rinnovo dei rispettivi Contratti Collettivi nazionali.

“Ora occorrerà mettere impegno e attenzione per un’altra trattativa importante, quella per il rinnovo del Contratto degli operai agricoli e florovivaisti che nella nostra provincia riguarda circa 5mila persone (in tutt’Italia quasi un milione di lavoratori)” ha dichiarato oggi Valentino Rottigni della FLAI-CGIL Bergamo “ In piattaforma, oltre alla richiesta di aumento salariale, abbiamo inserito i temi della bilateralità, del welfare contrattuale e della previdenza complementare, del sistema degli appalti e del contrasto al caporalato. Ci auguriamo che si giunga in tempi brevi al rinnovo. Il vecchio contratto è appena scaduto, ma è importante procedere con il confronto per garantire il rinnovo in tempi certi”.

A dicembre era arrivata la firma per il rinnovo del Contratto nazionale degli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria, un’intesa attesissima (da 9 anni) e unica nel suo genere perché sottoscritta sia da aziende private e cooperative che da amministrazioni pubbliche. Riguarda oltre 60.000 lavoratori forestali in tutto il Paese, una sessantina sul territorio di Bergamo, alle dipendenze del Consorzio Forestale Alta Valle Brembana con sede a Piazzatorre, del Vivaio Ersaf di Curno e del Consorzio Forestale della Comunità Montana di Lovere. Le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale erano iniziate nel luglio 2019. Pareva si fosse superata l’iniziale pregiudiziale posta in Commissione Stato-Regioni sulla legittimità dell’applicazione di un contratto privatistico da parte di enti pubblici e, invece, all’inizio di settembre 2020 fa si era assistito a una battuta d’arresto. Nell’autunno 2021 si erano tenuti tre presidi di protesta a Roma e, sul territorio provinciale, diverse assemblee.
Sul piano economico il rinnovo vede un aumento di 100 euro sia per impiegati che operai al II livello, riparametrato per gli altri livelli contrattuali. L’aumento sarà erogato in due tranche di 50 euro ciascuna, la prima con decorrenza 1° dicembre 2021 e la seconda a partire dal 1° marzo 2023.
Il Contratto è stato profondamente rinnovato nella parte normativa con un adeguamento delle parti relative ai contratti a tempo determinato, all’apprendistato e alla sicurezza sul lavoro. Vengono definite poi in modo più ampio le causali relative al lavoro stagionale e riallineate le ore di permesso in modo più equilibrato tra operai ed impiegati. Viene aumentato di uno 0,3% il contributo a carico delle imprese per la previdenza complementare.

Sempre a dicembre anche i lavoratori dipendenti dell’artigianato alimentare e della panificazione hanno ottenuto il rinnovo del loro Contratto nazionale, scaduto alla fine del 2018. L’intesa interessa circa 30mila aziende e più di 100mila lavoratrici e lavoratori. A Bergamo la FLAI-CGIL stima che siano coinvolti, tra gastronomie, attività di lavorazione delle carni, panifici e pastifici, centinaia di lavoratori dipendenti.
Si prevede un incremento economico del 4,7%, pari a 77 euro a regime per il settore alimentazione e di 74 euro per quello della panificazione. Viene inoltre corrisposto un importo forfettario ‘una tantum’ di 140 euro per entrambi i settori. Aumentano le ore retribuite per la formazione, oltre alla possibilità di utilizzare le 150 ore riconosciute nell’ambito del diritto allo studio, anche per corsi di lingua italiana. Viene prevista la possibilità per la madre lavoratrice e il padre mono-affidatario di richiedere il prolungamento del periodo di esenzione dal lavoro notturno, l’anticipo del Tfr, forme di flessibilità nell’orario di entrata e uscita.

Ancora prima, a fine novembre, era stato rinnovato dopo 10 anni il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dalle organizzazioni degli allevatori, Consorzi ed Enti Zootecnici (una quindicina di persone in provincia di Bergamo), “passo ormai non più rinviabile per garantire gli adeguamenti contrattuali capaci di rispondere al nuovo assetto organizzativo del Sistema Allevatori Nazionale” sottolinea Rottigni.
A siglare l’intesa erano state FLAI-CGI, FAI-CISL, UILA-UIL e Confederdia.
L’aumento salariale sarà del 2% nel biennio 2021-2022 più il mantenimento dell’indennità di vacanza contrattuale già presente in busta paga e che vale circa lo 0,7%. Altro punto qualificante riguarda il consolidamento e l’ampliamento degli spazi riservati alla contrattazione integrativa e la rivisitazione completa delle declaratorie sugli inquadramenti, con l’inserimento degli automatismi che riconoscono la crescita professionale anche dal punto di vista economico.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

SOCIAL

LINK

Cerca