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BNL, sciopero contro il piano di riorganizzazione, prima mobilitazione dagli anni '90. A Bergamo circa 50 lavoratori alle dipendenze dell'istituto

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È il primo sciopero proclamato dagli anni Novanta quello in corso oggi, 27 dicembre, in Bnl contro il piano di riorganizzazione varato dalla banca del gruppo francese Bnp Paribas.

Fra le intenzioni dell’azienda c’è quella di esternalizzare oltre 900 dipendenti dell'IT e del back-office (a seguito di 8 cessioni di ramo d’azienda) su un totale di 11.500 addetti distribuiti tra uffici centrali e oltre 700 agenzie sparse su tutto il territorio italiano. Si profila anche la chiusura di 135 agenzie nel triennio con conseguenti demansionamenti e cambi di ruolo, casi di mobilità geografica, nonché la sostituzione del personale con gli agenti in quei comuni in cui l’agenzia verrà chiusa e rimpiazzata da un centro finance.

In provincia di Bergamo Bnl occupa circa una cinquantina di lavoratori nella sede del capoluogo e nelle filiali di Treviglio, Dalmine, Seriate e Sarnico. Secondo le prime informazioni, queste agenzie non dovrebbero essere coinvolte, almeno per il 2022, nel processo di riorganizzazione, né si dovrebbe verificare alcun impatto locale a seguito delle cessioni.

La mobilitazione, organizzata dalle organizzazioni sindacali del settore FISAC-CGIL, FABI, FIRST CISL, UILCA e UNISIN, è proclamata anche contro “pressioni commerciali sempre più insostenibili, agenzie sotto organico senza che si prevedano assunzioni nei prossimi 3 anni”, si legge in una nota FISAC. Si sciopera, poi, contro quella che si prospetta come una “sostituzione di lavoratori tutelati con lavoratori a partita Iva” e contro “la spasmodica ricerca di profitti sempre più alti calpestando clientela, lavoratrici e lavoratori”.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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