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È sempre tempo per le polemiche politiche… anche sui lutti

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Da IlGiornale.it apprendiamo la denuncia del senatore della Lega Roberto Calderoli:
“Lo Stato chiede ai bergamaschi il costo della cremazione delle loro vittime? Una vergogna! Si vergogni Conte, si vergognino i suoi ministri”.
Nella dichiarazione si afferma che lo Stato chiede ai bergamaschi il costo della cremazione delle loro vittime e che le famiglie di Bergamo, che non hanno potuto seppellire i propri cari, si stanno vedendo recapitare fatture per il trasporto, fuori Regione, delle salme inviate nei cimiteri di Ferrara, Modena, ecc. per la cremazione.
Nella denuncia accusa lo Stato di non avere saputo proteggere la vita di queste persone perché non ha voluto mettere la zona rossa in Val Seriana.
Noi, da bergamaschi ancora a rischio di contrarre il virus e sottoposti a sacrifici fisici, economici e morali, ci sentiamo offesi da queste polemiche. Oltretutto infondate.
Chi le fa dovrebbe sapere che non è lo Stato a chiedere soldi per le cremazioni (a volte fatte da privati altre volte da forni crematori comunali) e nemmeno per il trasporto delle salme. Queste tasse sono evidenziate sulle fatture emesse dalle Agenzie di Pompe Funebri, quando sono fatte da loro, sotto la voce “Diritti Comunali trasporto fuori Comune”. E Bergamo non è tra questi comuni... Oppure gratuitamente come nel caso dei carabinieri.
Infine la responsabilità di non aver saputo garantire la salute ai cittadini Bergamaschi/Lombardi può essere addebitata allo Stato… ma non soltanto.
Sarà opportuno verificare chi in Lombardia ha esercitato per decenni il potere di fare scelte nel settore sanitario.
Ancora oggi le cure primarie sul territorio continuano ad essere carenti. Paradossalmente per fruire delle eccellenze presenti occorre essere malati gravi. Questo contraddicendo i tanto reclamizzati “Patti di cura dei malati cronici” e le varie “Campagne di prevenzione”.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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