Notizie Federconsumatori

Discutibile modo di ATB per restituire quanto incassato impropriamente dagli abbonati in seguito a servizi non erogati a causa del "Coronavirus".

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Nonostante un rimborso sia previsto dal Decreto Legge 34/2020 (misure a tutela dei Pendolari di trasporto ferroviario e TPL), Federconsumatori e Unione Bergamasca Consumatori stanno ricevendo segnalazioni da parte di abbonati ATB ai quali viene negato il VOUCHER di compensazione per il servizio non fruito a causa del Coronavirus. Uno o due mesi di voucher.
La motivazione data al diniego vale per coloro i quali, nonostante "per motivazioni personali - termine degli studi, trasferimento o cessazione dell'attività lavorativa - non intendono rinnovare l'abbonamento, possono trasferire il voucher ad un famigliare per l'acquisto o il rinnovo di un abbonamento mensile o annuale... ,si trovano nella situazione di non averne diritto (a detta di ATB) perché "per ogni abbonamento acquistato o rinnovato è possibile utilizzare un solo voucher". E, pertanto è possibile trasferire il buono solo qualora il familiare al quale si desidera cederlo non abbia a sua volta beneficiato di un voucher e non sia in possesso di un abbonamento per il quale ha a sua volta diritto a un voucher.
In sostanza se in una famiglia più persone al tempo del Covid erano abbonate e una di loro non ha più motivi per rinnovare l'abbonamento, un voucher rimane in cassa ad ATB.
Federconsumatori e Unione Bergamasca Consumatori ritengono questo modo di interpretare un Decreto Legge emanato a tutela dei pendolari del trasporto pubblico non rispondente allo spirito che ne ha guidato la scelta.
Invitiamo quindi ATB a rivedere le posizioni sin qui espresse e riconoscere il giusto ristoro a chi ne ha il diritto per avere pagato un servizio non erogato.
Ricordiamo che le richieste di voucher si possono presentare sino al 31 ottobre corrente.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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