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Incidenti stradali: vittime e prevenzione (scarsa)

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Ogni volta che si verifica un incidente stradale che ha come effetto quello di provocare vittime, il primo sentimento che si prova è quello della compassione.
Federconsumatori invita ad andare oltre e mettere in atto la dovuta prevenzione.
Ad esempio cominciare a riflettere su quanto sia da addebitare alla fatalità, quanto alla responsabilità altrui e, non ultimo, quanto facciamo noi per tutelarci e tutelare i nostri cari dalle probabili conseguenze dovute a un possibile scontro, a un'uscita di strada, a un "semplice" tamponamento.
Qui non si tratta soltanto di rispettare il Codice della Strada per evitare le sanzioni previste, si tratta di essere consapevoli che determinati comportamenti possono tramutare in tragedia il più banale degli incidenti.
Nel traffico cittadino circolano automobilisti che si comportano con eccessiva disinvoltura, magari pensando di compiere innocue inosservanze: dal telefonino impugnato ostentatamente ai passeggeri seduti sui sedili posteriori che raramente hanno le cinture allacciate, sino ai bambini trasportati allo stesso modo di passeggeri adulti senza essere adeguatamente protetti come il Codice prescrive.
A questo proposito sarebbe opportuno che anche chi deve fare rispettare il C.d.S. svolgesse una costante opera di prevenzione e intervenisse a fare "educazione stradale" nei confronti di coloro i quali sottovalutano, e disattendono, le prescrizioni vigenti per la corretta circolazione.
La cronaca ci ricorda drammaticamente che se in seguito ad un urto o ad un'uscita di strada si viene sbalzati fuori dall'autovettura, magari perché non abbiamo allacciato le cinture di sicurezza, è raro che ci sia un TIR alle nostre spalle che ci protegga. E allora sono guai seri, a volte irrimediabili.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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